di Sarah O’Connor, Financial Times, 10 maggio 2022
La pandemia ha reso difficile ignorare una dura verità: le persone di cui abbiamo più bisogno sono spesso quelle che apprezziamo di meno. Mentre molte persone sono state licenziate durante il lockdown, i “lavoratori essenziali” come autisti, badanti e impiegati del magazzino hanno dovuto continuare a lavorare perché l’economia non poteva farcela senza di loro. Eppure, in molti paesi, questi lavori sono caratterizzati da orari lunghi o imprevedibili, retribuzioni basse e insicurezza.
In Nuova Zelanda, una nuova legge attualmente all’esame del parlamento mira a migliorare questi lavori. Rappresenta un enorme cambiamento nella traiettoria del mercato del lavoro del paese, un mercato il cui successo o fallimento avrà effetti a catena sulla politica ben oltre i suoi lidi.