di Stefano Olivieri Pennesi, in Lavoro@Confronto, ottobre 2022
Come è noto il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 denominato “Codice del Terzo Settore”, composto da 104 articoli che sanciscono il perimetro, i soggetti coinvolti, le regole di funzionamento, il regime fiscale, ha dato attuazione al “riordino” e la revisione organica della disciplina vigente in materia di Enti del Terzo Settore. Si è quindi previsto, altresì, come tassello fondamentale, la costituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di un apposito Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore.
L’importante “riassetto” avvenuto, della normativa che interessa l’insieme del Terzo settore, nasce dall’esigenza di regolare l’accoglimento di buona parte delle organizzazioni non profit italiane impegnate nella tutela del bene comune come pure sul versante del sostegno alle comunità. Le esigenze che si sono appalesate sono quelle di disporre di precetti puntuali ma non di meno nel superamento della frammentazione legislativa che ha caratterizzato, per decenni, le tante organizzazioni impegnate sul sociale, nel nostro Paese.
Per leggere l’articolo clicca qui https://www.lavoro-confronto.it/archivio/numero-53/terzo-settore%E2%80%A6-tertium-non-datur