Di CAR POLONA, Briefing dell’EPRS, 7 giugno maggio 2022
La trasformazione digitale riguarda tutti noi, in ogni aspetto della nostra vita, dall’apprendimento, al lavoro, alla comunicazione, al fare affari, all’interazione con le amministrazioni, allo shopping e alla cultura. L’ambiente online è diventato molto spesso il nostro primo e talvolta il nostro unico spazio di interazione. Per guidare questo processo in modo che nessuno rimanga indietro, la Commissione europea ha presentato una bozza di dichiarazione sui diritti digitali e sui principi per una trasformazione digitale incentrata sull’uomo. La dichiarazione fungerebbe da quadro di riferimento generale per la trasformazione digitale, sulla base del principio che i diritti e le libertà dell’Unione europea, nonché i valori europei, dovrebbero essere rispettati online esattamente come lo sono offline. La dichiarazione si articola intorno a sei temi: 1. le persone al centro della trasformazione digitale; 2. solidarietà e inclusione; 3. libertà di scelta; 4. partecipazione; 5. sicurezza e protezione; e 6. Sostenibilità; e deriva dal diritto primario e derivato dell’UE e dalla giurisprudenza dell’UE. Non conferisce nuovi diritti, poiché i diritti fondamentali si applicano già online, né sostituisce le proposte esistenti, ma piuttosto le integra. In quanto tale, non è giuridicamente vincolante; ha principalmente un ruolo di advocacy volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere i diritti digitali in tutto il mondo. Le tre istituzioni dell’UE, Commissione, Consiglio e Parlamento, devono ora concordare un testo comune e firmarlo sotto forma di dichiarazione solenne.